Clima

COP28: un «successo parziale» per il WWF Svizzera

Così la sezione elvetica giudica la decisione consensuale su una transizione verso l'abbandono di energie fossili
©MARTIN DIVISEK
Ats
13.12.2023 11:03

Un «successo parziale»: così la sezione elvetica del WWF giudica la decisione consensuale su una transizione verso l'abbandono delle energie fossili raggiunta alla 28esima Conferenza delle parti sui cambiamenti climatici (COP28) di Dubai (Emirati arabi uniti). Più severe le organizzazioni Greenpeace e Azione quaresimale.

Il risultato di questi negoziati, i più importanti dopo il vertice di Parigi, costituisce un segnale anche per la Svizzera, indica una nota diramata oggi dalla filiale svizzera del World Wide Fund for Nature (WWF).

«Purtroppo, nella dichiarazione finale non è stato incluso un percorso vincolante per un'uscita globale dai combustibili fossili. Tuttavia, la comunità internazionale si è chiaramente impegnata a eliminare gradualmente carbone, petrolio e gas entro il 2050», commenta Patrick Hofstetter, esperto di clima presso il WWF Svizzera, citato nel comunicato.

La sezione svizzera dell'organizzazione non governativa ambientalista Greenpeace è molto più critica, data la mancata rinuncia ai vettori fossili nella dichiarazione finale del vertice. Come il WWF, chiede alle autorità elvetiche una politica climatica ambiziosa.

Per l'ente caritativo cattolico Azione quaresimale, gli obiettivi dell'Accordo sul clima di Parigi non possono essere raggiunti con le decisioni della COP28. «Soluzioni di compromesso non sono un'opzione per le popolazioni più povere del mondo», ma il risultato ottenuto a Dubai è meglio di niente, si legge in una nota.