I lavori alla canna ovest dureranno più del previsto: «Almeno fino all'estate»

I lavori di riparazione nella canna ovest della galleria ferroviaria di base del San Gottardo si protrarranno «almeno fino alla prossima estate». In questo lasso di tempo i treni passeggeri dovranno continuare a passare dalla vecchia linea di montagna, fatto salvo qualche singolo collegamento durante il fine settimana, che potrà attraversare la canna est ma alla velocità ridotta di 80 km/h anziché gli originali 200.
La doccia fredda, che sgombra definitivamente dal campo le previsioni di una riapertura totale da inizio 2024, è stata comunicata dalle FFS in un incontro a porte chiuse di cui ha dato notizia per primo il Nebelspalter e di cui La Domenica ha ottenuto conferme.
Danneggiata anche la soletta
I lavori nel tunnel si stanno rivelando più complicati del previsto, poiché il treno merci deragliato lo scorso 10 agosto non ha danneggiato solo i binari ma anche la soletta sottostante. Non è quindi sufficiente sostituire 8 chilometri di binari e le 22.000 traversine che li sostengono. In parecchi punti bisogna rifare anche lo strato di calcestruzzo.
Questo spiega poiché durante il cantiere non sia possibile far transitare treni passeggeri nell’altra canna.Qualora si rendesse necessaria l’evacuazione di un convoglio a causa di un incendio o qualsiasi altra ragione, non sarebbe immaginabile accogliere centinaia e centinaia di passeggeri nell’altra canna, tra colate di cemento e altri interventi invasivi.
Ed è proprio per questo motivo dallo scorso 29 settembre alcuni treni passeggeri hanno ripreso a circolare nel tunnel di base ma solo nei giorni in cui il cantiere è fermo, ovvero il sabato e la domenica. Il resto della settimana devono passare dalla vecchia linea di montagna, con conseguente allungamento di un’ora del tempo di percorrenza tra il nord e il sud delle Alpi, come anche di un netto peggioramento dei collegamenti di rete mobile.Un serio problema per molti pendolari che si erano abituati alla comodità di poter lavorare nella nuova galleria e che stavano già facendo il conto alla rovescia verso il giorno della riapertura.
Le FFS restano vaghe
Purtroppo questi pendolari dovranno aspettare ancora a lungo . Ufficialmente le FFS non vogliono fornire date e si trincerano dietro al loro annuncio ufficiale di una riapertura totale «nei prossimi mesi».Dietro le quinte, tra gli addetti ai lavori e con la Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale, hanno però dovuto ammettere che per il ritorno alla normalità bisognerà attendere «almeno fino all’estate».
Fino ad allora il Ticino resterà più lontano dal resto della Svizzera di quanto non lo sia diventato dal 2016, con l’inaugurazione del tunnel ferroviario più lungo del mondo.Le ripercussioni sul turismo sono difficilmente quantificabili.Tuttavia non sorprende che dal giorno del deragliamento le cifre del turismo ticinese siano state in calo, in controtendenza con l’andamento nel resto del Paese.
L’unica consolazione è che il traffico merci può continuare a transitare attraverso la canna est della galleria di base anche nei giorni di cantiere, non avendo le medesime necessità di evacuazione del traffico passeggeri. La capacità è chiaramente ridotta. Ma a quanto pare sarebbe comunque sufficiente a soddisfare l’attuale domanda di trasporto ferroviario transalpino. È già qualcosa.