Rassegne

JazzAscona, più che un festival una grande festa della musica

Presentata l'edizione 2022 della Kermesse in programma dal 23 giugno al 2 luglio
© CdT/archivio
Mauro Rossi
09.06.2022 06:00

È ormai da quasi quarant’anni che Ascona fa rima con Jazz e con New Orleans. Un’assonanza che quest’estate si consoliderà ulteriormente con la 38. edizione di quel festival musicale che dal 23 giugno al 2 luglio, trasformerà il borgo verbanese in una autentica città della musica grazie ad oltre 300 eventi che da mattina a notte fonda l’animeranno in un connubio tra tradizione e novità. Già perché alla sua ripartenza dopo i due anni di pandemia, JazzAscona ha voluto dare una... spolverata alla sua immagine rinsaldando i legami con le sue origini e nel contempo inserendo degli elementi inediti all’interno non solo del suo ricco programma ma anche nella sua struttura. Le più importanti novità in questo senso sono il coinvolgimento ufficiale nel team organizzativo di due importanti istituzioni, il Comune di Ascona e la Città di New Orleans. Il primo ha infatti deciso di passare dal ruolo di prezioso supporter esercitato nel corso degli anni a membro attivo dell’Associazione che gestisce il festival alla quale quindi da quest’anno garantisce una preziosa fideiussione politico-finanziaria. Stesso discorso per la metropoli della Louisiana, sin dagli inizi legatissima alla rassegna (che nelle sue prime edizioni, ricordiamolo, si chiamava Festa New Orleans Music) che ha deciso, dopo il patto di gemellaggio ufficiale con il Borgo avvenuto lo scorso anno, «di investire nel festival», come ha sottolineato il presidente di JazzAscona Guido Casparis e, attraverso lo stesso, «intensificare gli scambi culturali, educativi, turisti ed economici» con Ascona.

Un vero gemellaggio

«New Orleans-Ascona Sister Cities» è dunque qualcosa di più dello slogan scelto per illustrare l’edizione di quest’anno di JazzAscona: è una dichiarazione d’intenti che sfogliando il programma ha già prodotto dei risultati pratici: dalla presenza ad Ascona durante tutto l’arco del festival di un folto gruppo di musicisti della Crescent City con un ruolo molto più attivo e di interscambio rispetto a quanto avvenuto in passato (interessanti in questo senso i progetti Sister Cities Bands e Roots of Music consistenti nella creazione di una quindicina di gruppi che vedranno musicisti americani e locali lavorare e creare fianco a fianco) all’aiuto diretto nell’organizzazione di eventi collaterali – workshop, gastronomia, animazioni e quant’altro – che faranno da contorno ai concerti.

Differenti location

Concerti che nell’edizione 2022 di JazzAscona verranno proposti al pubblico in modo diverso rispetto al passato. Anzitutto saranno tutti ad ingresso gratuito; in secondo luogo non si concentreranno unicamente a ridosso del lago (dove saranno installati solo tre palchi «grandi» tra cui quello storico nella piazzetta della Chiesa, ripristinato dopo parecchie stagioni ) ma coinvolgeranno anche il centro storico grazie ad una ventina di postazioni musicali all’aperto e in vari locali grazie ai quali, spiegano gli organizzatori, «tornare alla dimensione più spontanea e più autenticamente festosa che il festival aveva nei primi anni».

Ampia varietà di stili

Anche dal profilo degli stili musicali affrontati durante i suoi dieci giorni di programmazione, JazzAscona intende portare avanti uno stretto rapporto tra tradizione e novità: a fianco delle più tipiche sonorità della Louisiana (il cui ventaglio è comunque ampissimo, passando dal jazz tradizionale allo zydeco, dal rhythm’n’blues al country, dal Delta Blues al funk) ampio spazio verrà infatti dato a generi più legati alla contemporaneità anche se, ovviamente, sempre nel solco di quel filone «black» che percorre l’intera rassegna. Tra i nomi più importanti del cartellone spiccano quelli della sempiterna Dee Dee Bridgewater, una delle ultime regine del vocal jazz che il 2 luglio si esibirà accompagnata dalla ventina di elementi della New Orleans Jazz Orchestra (NOJA) la quale, dal canto suo, si produrrà in assetto completo e in varie formazioni in una serie di appuntamenti tra cui un tributo ad Aretha Franklin ed uno ad Allen Toussaint; della nuova regina del new soul Erica Falls; della bassista funk Ida Nielsen, ex componente della New Power Generation di Prince; dei canadesi The Dead South che regaleranno al festival un inedito tocco di bluegrass e di Sean Ardoin, uno degli ultimi eredi della grande tradizione cajun.

Folta nel cast asconese anche la presenza di interessanti artisti locali e di giovani «che non verranno confinati in piccoli spazi o in “aree protette”», ha precisato il nuovo direttore artistico Matt Zschokke, «ma avranno spazi e visibilità anche nei contesti e nei momenti topici». Si va dal nuovo ensemble del trombettista luganese Nolan Quinn (che verrà insignito dello Swiss Jazz Awards 2022) all’esplosivo e ritmatissimo combo dei Re: Funk che ad Ascona riprenderà quel cammino interrotto dalla COVID che l’aveva portato ad esibirsi in prestigiosi consessi quali il Montreux Jazz Festival e Porretta Soul; da Freddy & The Cannonballs reduci dalla partecipazione all’International Blues Challenge di Memphis dove sono approdati alle semifinali all’elegante fusion dei Final Step del chitarrista Matteo Finali ad altri collettivi e musicisti che saranno protagonisti, come detto, di un proficuo interscambio con molti colleghi americani.