Torna Prince of Persia, e finalmente qualcuno ha «battuto» Tetris

Ci sono voluti quasi 35 anni, ma alla fine Tetris è stato battuto. Il tredicenne Willis Gibson, alias Blue Scuti, è riuscito ad arrivare all'ultimo livello giocabile del Tetris originale. I primi giochi arcade, quelli che negli anni '80 e '90 si giocavano nei cabinati delle sale giochi, spesso non avevano una «fine» vera e propria, ed erano progettati per essere teoricamente «infiniti». Tuttavia, in molti di questi giochi esiste un «killscreen», un livello che per qualche difetto del codice non permette di procedere e viene quindi considerato «l'ultimo livello». Quello celeberrimo di Pac-Man, per esempio, è il 256esimo.
Gli appassionati di giochi «retrò» fanno a gara da decenni per raggiungere nei videogame più celebri questo «killscreen». Nel caso di Tetris per console NES, capita che già dal 30esimo livello la velocità del gioco diventa tale che i gamer «normali» difficilmente riescono a resistere per molto tempo. Gli appassionati, negli ultimi 3 decenni, hanno escogitato ogni sorta di trucco per riuscire a stare al passo con la caduta velocissima dei tetramini, i «cosini» del Tetris formati da quattro quadratini. Per esempio, si sono inventati la tecnica del Rollng, che permette di impartire comandi a una velocità pazzesca con l'archeologico joypad del NES, come potete vedere in questo video.
Questo ha permesso agli appassionati di arrivare oltre il 100esimo livello, probabilmente ben oltre di quanto gli sviluppatori originali si fossero aspettati che qualcuno potesse mai arrivare. Per farlo, hanno pensato di collegare Tetris a una Intelligenza Artificiale e vedere fin quando potesse andare avanti, raggiungendo il livello 237 - ma in questo caso, il codice di Tetris è stato modificato per renderlo compatibile con la IA, quindi non fa testo.
Alla fine, è arrivato Willis Gibson, tredicenne americano che da tempo si è appassionato al Tetris originale. E dopo una valanga di tentativi, alla fine c'è riuscito.
Nel video qua sopra, potete assistere all'impresa: dopo oltre 3.500 tetramini depositati in modo praticamente impeccabile e con una velocità sovrumana, Willis riesce ad arrivare al livello 157 dove per un bug, il gioco si blocca, innescando il tanto atteso «killscreen». Il punteggio è letteralmente fuori parametro, avendo già raggiunto il massimo (10 milioni meno 1).
E sempre dopo trent'anni (o quasi), anche le tastiere dei nostri PC stanno per cambiare. Microsoft ha infatti annunciato che presto arriveranno i nuovi layout, con un nuovo tasto, dedicato alla Intelligenza Artificiale. Archiviata l'esperienza di Cortana, la IA di Windows 10 battezzata come la compagna cibernetica di Master Chief del videogioco (ovviamente esclusiva Xbox) Halo, Microsoft sta lavorando su Copilot, un nuovo tipo di IA più simile ai noti ChatGPT e MidJourney, di cui abbiamo ampiamente parlato in queste pagine. Nei prossimi mesi potremo aprire un file Word o PowerPoint e chiedere a Copilot di darci una mano a scrivere un testo o a impaginare una presentazione, e presto potremo attivarlo con un tasto speciale. Se volete saperne di più, date un'occhiata sulla pagina ufficiale di Copilot.
Mentre Microsoft crea un tasto per la IA, il New York Times gli fa causa, proprio per la sua Intelligenza Artificiale. Secondo gli avvocati del prestigioso quotidiano online americano, la IA di Microsoft e quella di OpenAI infrangono regolarmente i diritti di copyright del giornale, copiando milioni di articoli pubblicati dal Times. Come vi avevamo raccontato circa un anno fa, è una delle preoccupazioni principali di autori e artisti: vedere le proprie opere, siano esse articoli, libri, brani musicali, video o disegni, «assimilate» dalle IA in modo illegale e soprattutto senza pagare un centesimo all'autore stesso, per poi ricreare «output» simili per gli utenti. Si profila una vera guerra tra creatori di contenuti e intelligenze artificiali: qualche tempo fa, per esempio, la CNN, Disney e lo stesso Times hanno inserito delle «protezioni» nei loro siti per impedire ai bot di ChatGPT e soci di «rubare» informazioni e testi. Tutto questo naturalmente riguarda anche i videogiochi: secondo le previsioni degli analisti di settore, se nel 2023 abbiamo visto l'esplosione delle IA, nei prossimi 12 mesi le IA verranno sempre più utilizzate nella produzione dei videogiochi, per assistere gli sviluppatori nel loro lavoro. O sostituirli, prima o poi?
Torniamo ai nostri videogame: l'inizio 2024 è un po' avaro di uscite. Il gioco che stiamo aspettando di più nelle prossime settimane, come vi abbiamo già raccontato in questo articolo, è Prince of Persia - The Lost Crown, un ambizioso platform bidimensionale in cui controlleremo l'omonimo principe in una serie di avventure, salti e combattimenti dal sapore da Mille e una Notte. Arriva per praticamente ogni piattaforma il 18 gennaio.
Altra uscita da segnare sul calendario, il remaster di The Last of Us - Part II. La magnifica esclusiva di Naughty Dog è uscita originariamente nel 2020 per PS4, e già tre anni fa si era dimostrata un capolavoro imperdibile. Da allora, non solo è arrivata la nuova console di Sony, ma è anche approdata sul piccolo schermo la serie TV ispirata al videogioco, e ci ha piaciuta davvero tanto. Visto che la seconda stagione della serie, ispirata ovviamente al secondo videogame, è in produzione, non perderemo l'occasione per giocare Part II sulla PS5 nella versione remaster, che include miglioramenti grafici (tutto in 4K) e la nuova modalità No Return, che crea delle avventure sempre nuove in cui si esplora e si combatte per trovare delle risorse. Non vediamo l'ora di provarla: The Last of Us - Part II Remastered arriverà solo su PS5 il 19 gennaio.